S-MURATE

S-MURATE si tratta di un’installazione audio di C-Cluster (Cristina Abati, Angela Burico, Alessandra Francolini, Maria Caterina Frani, Benedetta Manfriani) in residenza presso MAD. Le artiste daranno voce e corpo a cinque figure femminili in un’unica videoinstallazione visibile attraverso il canale youtube del gruppo, nei canali social di Associazione Via San Gallo e MAD.
Le donne selezionate hanno in comune la ricerca della libertà individuale e/o collettiva, fuori dai dettami della società imposta; hanno lottato o lottano per l’autodeterminazione, emancipandosi così dal contesto in cui sono cresciute e si sono ritrovate a subire. Sarà possibile vedere gli spazi fisici delle Murate abitati dal loro suono attraverso un video che sarà online il 26 dicembre.

Alessandra Francolini/Madonna
Una danza, come un rituale, ispirata alla più grande icona pop della storia, alla donna all’avanguardia, ribelle e poliedrica. Una performance elegante e trasgressiva, fatta nel silenzio delle celle del carcere duro delle murate.
Performer: Marìa Durba.

Cristina Abati/Diotima di Mantinea.
Conosciuta come colei che secondo Platone, insegnò a Socrate la vera natura dell’amore, nella riscrittura del testo di Maria Zambrano è la voce della conoscenza poetica capace di riscattare le cose dalla mutezza del mondo e dall’anonimato degli invisibili. “Lei era al di là, come l’immensa maggioranza è al di qua.” La partitura costituirà un libero attraversamento del testo
dove parola si mescolerà a suono, suggestione, canto, evocazione.

Maria Caterina Frani/Moana Pozzi
Moana Pozzi sdogana il tabù della pornografia, entra nelle case delle casalinghe italiane, nei palazzi del potere divenendo un’icona di eleganza fisica e intellettuale. Riesce a far passare in Italia il valore del piacere, della scelta, della possibilità. Il suo nome significa “il punto dove il mare è più
profondo” di cui incarna l’immensità luminosa e nello stesso tempo oscura e misteriosa. Si rivela come una dea indiana, un sogno occidentale, un nuovo linguaggio.

Angela Burico/Nina Simone.
L’azione prende spunto dal brano “Ain’t Got No / I Got Life” che Nina Simone compone a partire da due momenti di Hair, il musical sulla controcultura hippie degli anni 60 americani. La forza dell’interpretazione di Nina, legata ad un contesto di attivismo specifico, lo rende un testo universale dell’essere umano in relazione con se stesso e il proprio corpo, al di là di ogni razza, genere o convenzione sociale.

Benedetta Manfriani/Eva #Margherita.
Eva è il simbolo di tutte le donne disobbedienti. Nella performance la disobbedienza viene declinata nel personaggio di Margherita Nikolaevna (da Il maestro e Margherita di Bulgakov), allo stesso tempo strega e madonna, vendicativa e misericordiosa, ribelle e abnegante, aliena da compromessi con l’ingiustizia e la falsità, potente in ragione della contraddizione intrinseca che vive in lei.

  • Un progetto di Collettivo Cluster: Cristina Abati, Angela Burico, Maria Caterina Frani, Alessandra Francolini, Benedetta Manfriani.
  • Sostenuto da: Associazione Via San Gallo, libri liberi
  • In collaborazione con Mad, Murate Art District

Sabato 26 dicembre ore 21:00